Emil 2
Quando ci si rifiuta di ammettere l'intercambiabilità delle idee, scorre il sangue... Sotto le risoluzioni ferme si leva un pugnale. Gli occhi ardenti preannunciano l'assassinio. Lo spirito esitante, preso da amletismo, non è mai stato dannoso: il principio del male sta nella tensione della volontà, nell'inattitudine al quietismo, nella megalomania prometeica di una razza che scoppia di ideale, che esplode sotto le proprie convinzioni e che, per essersi compiaciuto di irridere il dubbio e la pigrizia - vizi più nobili di tutte le sue virtù -, ha imboccato una via di perdizione : la via della storia, miscuglio indecente di banalità e di apocalisse... Le certezze vi abbondano: sopprimetele, sopprimete soprattutto le loro conseguenze, e ricostruirete il paradiso. Che cos'è la Caduta se non la ricerca di una verità e la sicurezza di averla trovata, se non la passione per un dogma, l'insediamento in un dogma? Da ciò deriva il fanatismo, fare capitale che dà all'uomo il gusto dell'efficacia, della profezia, del terrore - lebbra lirica con la quale egli contamina gli animi, li sottomette, li stritola o li esalta...Vi si sottraggono solo gli scettici (o i fannulloni e gli esteti) perchè non propongono nulla, perchè - veri benefattori dell'umanità - ne distruggono i partiti presi e ne analizzano il delirio. Io mi sento più al sicuro accanto a un Pirrone che a un San Paolo, per il motivo che una saggezza arguta è più mite di una santità scatenata.In uno spirito ardente si ritrova mascherato il predatore...
Non ci si difenderà mai abbastanza dalle grinfie di un profeta...Allontanatevi da lui se alza la voce, fosse pure in nome del cielo, della città o di altri pretesti: satiro della vostra solitudine, egli non vi perdona di vivere al di qua delle sue verità e dei suoi slanci;la sua isteria, il suo bene, vuole farveli condividere, imporveli e snaturarvi. Un essere che sia posseduto da una convinzione e non cerchi di comunicarla agli altri è un fenomeno estraneo alla terra, dove l'ossessione della salvezza rende la vita irrespirabile. Guardatevi attorno: dappertutto larve che predicano; ogni istituzione riflette una missione; i municipi hanno il loro assoluto non meno dei templi; l'amministrazione, con i suoi regolamenti - metafisica a uso delle scimmie... Tutti si sforzano di correggere la vita di tutti: vi aspirano i mendicanti, e perfino gli incurabili: i marciapiedi del mondo e gli ospedali traboccano di riformatori. La voglia di diventare fonte di avvenenimenti agisce su ognuno come un disordine mentale o come una maledizione voluta. La società - un inferno di salvatori! Quello che vi cercava Diogene con la sua lanterna era un indifferente...