Emil 28



GLI ANGELI REAZIONARI

Non è facile formulare un giudizio sulla ribellione del meno filosofo degli angeli, senza mischiarvi simpatia, stupore e riprovazione. L'ingiustizia governa l'universo. Tutto ciò che vi si costituisce, tutto ciò che vi si disfa porta l'impronta di una fragilità immonda, come se la materia fosse frutto di uno scandalo in seno al nulla. Ciascun essere si nutre dell'agonia di un altro essere; gli istanti si precipitano come vampiri sull'anemia del tempo - il mondo è un ricettacolo di singhiozzi... In questo mattatoio, imcrociare le braccia o sguainare la spada sono gesti egualmente vani. Nessun furore superbo riuscirebbe a scuotere lo spazio né a nobilitare gli animi.Trionfi e fallimenti si sussegguono secondo una legge sconosciuta cha ha nome destino, nome a cui ricorriamo quando, filosoficamente disarmati, il nostro soggiorno quaggiù o in qualsiasi altro luogo ci pare senza soluzione e quasi una maledizione da subire, irragionevole e immeritata. Destino - parola di elezione nella terminologia dei vinti... Alla ricerca affannosa di una nomenclatura per l'Irrimediabile, cerchiamo sollievo nell'invenzione verbale, in chiarezze sospese sopra i nostri disastri. Le parole sono caritatevoli: la loro fragile realtà ci inganna e ci consola...
Sicchè il "destino", che non può volere nulla, è quello che ha voluto ciò che ci accade... Invaghiti dell'Irrazionale come unico modo di spiegazione, noi lo guardiamo caricare la bilancia della nostra sorte, che pesa soltanto elementi negativi, di un unico genere. Da dove trarre l'orgogli per provocare le forze che hanno così decretato e, per di più, sono irresponsabili di tale decreto? Contro chi condurre la lotta, o dove dirigere l'assalto quando l'ingiustizia assedia l'aria dei nostri polmoni, lo spazio dei nostri pensieri, il silenzio e lo stupore degli astri? La nostra rivolta è concepita altrettanto male del mondo che la suscita. Come farsi un dovere di riparare i torti, quando, simili a Don Chisciotte sul letto di morte - al colmo della follia, estenuati -, abbiamo perduto la forza e l'illusione necessarie per affrontare le strade, i combattimenti e le sconfitte? E come ritrovare la freschezza dell'angelo sedizioso, lui che, ancora all'inizio del tempo, ignorava questa saggezza pestilenziale in cui i nostri slanci soffocano? Dove attingeremmo estro e tracotanza sufficienti a biasimare il gregge degli altri angeli, allorché quaggiù seguire il loro collega significa precipitare ancora più in basso, allorché l'ingiustizia degli uomini imita quella di Dio e ogni ribellione oppone l'anima all'infinito e la infrange contro di esso? Gli angeli anonimi - appiattati sotto le loro ali senza età, eternamente vincitori e vinti in Dio, insensibili alle curiosità nefaste, sognatori paralleli ai lutti terrestri - chi mai oserebbe scagliare loro la pietra, e chi oserebbe, per sfida, dividere il loro sonno? La rivolta, fierezza del decadimento, non trae la sua nobiltà se non dalla sua inutilità; le sofferenze la destano e poi l'abbandonano; la frenesia la esalta e la delusione la disconosce... Essa non potrebbe avere senso in un universo non valevole...
(Nel mondo niente è al proprio posto, a cominciare dal mondo stesso. Non è allora il caso di stupirsi davanti allo spettacolo dell'ingiustizia umana. è egualmente vano rifiutare o accettare l'ordine sociale: ci tocca subirne i mutamenti in meglio o in peggio con un conformismo disperato, così come subiamo la nascita, l'amore, il clima e la morte. La decomposizione presiede alle leggi della vita: più vicini alla nostra polvere di quanto non lo siano alla loro gli oggetti inanimati, noi soccombiamo prima di questi e corriamo verso il nostro destino sotto lo sguardo delle stelle apparentemente indistruttibili. Ma anch'esse andranno in polvere in un universo che solo il nostro cuore prende sul serio per poi espiare nei tormenti la sua mancanza di ironia... Nessuno può correggere l'ingiustizia di Dio e degli uomini: ogni atto non è che un caso particolare, in apparenza organizzato, del Caos originario. Siamo trascinati da un turbine che risale agli albori dei tempi; e se questo turbine ha assunto le sembianze di ordine, è solo per travolgerci meglio...)