Emil 68
LA MENZOGNA IMMANENTE
Vivere significa: credere e sperare - mentire e mentirsi. Perciò l'immagine più veritiera dell'uomo che mai sia stata creata rimane quella del cavaliere dalla Triste Figura, il cavaliere che si ritrova anche nel saggio più perfetto. Il penoso episodio intorno alla Croce o l'altro, più maestoso, coronato dal Nirvana partecipano della stessa irrealtà, sebbene all'uno e all'altro sia stata riconosciuta quella qualità simbolica che in seguito fu rifiutata alle avventure del povero hidalgo. Non tutti gli uomini possono riuscire: la fecondità delle loro menzogne è variabile... Il tale inganno trionfa: ne consegue una religione, una dottrina o un mito - e una folla di devoti; il talatro invece abortisce: allora non è che un vaneggiamento, una teoria, una finzione. Soltanto le cose inerti non aggiungono nulla a ciò che sono: una pietra non mente, dunque non interessa a nessuno - mentre la vita inventa senza posa: la vita è il romanzo della materia.
Polvere invaghita di fantasmi - questo è l'uomo: la sua immagine assoluta, idealmente rassomigliante, si incarnerebbe in un Don Chisciotte visto da Eschilo...
(Se nella gerarchia delle menzogne la vita occupa il primo posto, subito dopo viene l'amore, menzogna nella menzogna. Espressione della nostra posizione ibrida, l'amore si circonda di un apparato di beatitudini e di tormenti grazie ai quali troviamo in un altro sostituto di noi stessi. In virtù di quale frode due occhi riescono a distrarci dalla nostra solitudine? C'è fallimento più umiliante per lo spirito? L'amore assopisce la conoscenza; la conoscenza ridestata uccide l'amore. L'irrealtà non può trionfare indefinitamente, nemmeno sotto le spoglie della più esaltante menzogna. E chi, del resto, potrebbe avere un'illusione così salda da trovare nell'altro ciò che inutilmente ha cercato in sé? Un calore dei visceri ci offrirebbe dunque ciò che l'intero universo non ha saputo offrirci? Eppure è proprio questo il fondamento dell'anomalia corrente, e soprannaturale, dell'amore: risolvere in due - o piuttosto sospendere - tutti gli enigmi; grazie a un'impostura, dimenticare la finzione in cui è calata la vita; colmare, turbando insieme, la vacuità generale; e infine - parodia dell'estasi - annegare nel sudore di una complice qualsiasi...)