Emil 73
DIFESA DELLA CORRUZIONE
Se si mettesse su un piatto della bilancia il male che i "puri" hanno riversato sul mondo, e sull'altro il male provocato dagli uomini senza princìpi né scrupoli, è dalla parte del primo piatto che penderebbe la bilancia. Nella mente che la propone, ogni formula di salvezza appronta una ghigliottina... I disastri delle epoche corrotte sono meno gravi dei flagelli causati dalle epoche di fanatismo; il fango è più piacevole del sangue; e c'è più dolcezza nel vizio che nella virtù, più umanità nella depravazione che nel rigorismo. L'uomo che regna e che non crede in nulla:
ecco il modello di un paradiso della decadenza, di una suprema soluzione alla storia. Gli opportunisti hanno salvato i popoli; gli eroi li hanno rovinati. Sentirsi contemporanei non già della Rivoluzione e di Bonaparte, ma di Fouché e di Talleyrand: alla loro incostanza sarebbe occorsa soltanto una nota di tristezza in più perchè ci suggerissero con i loro atti un'Arte di vivere.
è alle epoche dissolute che va il merito di mettere a nudo l'essenza della vita, di rivelarci che tutto è solamente farsa o amarezza - e che nessun evento merita di essere abbellito: esso è necessariamente esecrabile. La menzogna agghindata delle grandi epoche, di un certo secolo, di un certo re, di un certo papa...La "verità" non traspare se non quando gli uomini, dimentichi del delirio costruttivo, si lasciano andare alla dissoluzione delle morali, degli ideali e delle credenze. Conoscere è vedere; non è né sperare né intraprendere.
La stupidità che caratterizza i momenti culminanti della storia non ha equivalenti se non nell'idiozia di coloro che ne sono i motori. è per mancanza di sottigliezza che si portano all'estremo gli atti e i pensieri. A uno spirito sottile ripugnano la tragedia e l'apoteosi: le disgrazie e gli onori lo esasperano quanto la banalità. Andare troppo oltre significa dare infallibilmente prova di cattivo gusto. L'esteta aborre il sangue, il sublime e gli eroi... Apprezza ormai soltanto i burloni...