Emil 136
LA MISERIA: UNO STIMOLANTE DELLO SPIRITO
Per tenere sveglio lo spirito, c'è soltanto il caffè, la malattia, l'insonnia o l'ossessione della morte; la miseria vi contribuisce in misura eguale, se non maggiore: il terrore del domani, come quello dell'eternità, i problemi di denaro, come le paure metafisiche, escludono il riposo e l'abbandono.
Tutte le nostre umiliazioni provengono dal fatto che non sappiamo risolverci a morire di fame. Questa viltà, la paghiamo cara. Dipendere dagli uomini senza avere la vocazione del mendicante! Abbassarsi dinanzi a queste bertucce abbigliate, fortunate, infatuate! essere alla mercé di queste caricature indegne finanche del disprezzo! è la vergogna di sollecitare una qualsiasi cosa che suscita la voglia di annientare questo pianeta, con le sue gerarchie e le degradazioni che esse comportano. La società non è un male, è un disastro: quale stupido miracolo che ci si possa vivere!
Quando la si osserva, tra la rabbia e l'indifferenza, diventa inspiegabile che nessuno abbia potuto demolirne l'edificio, che non ci siano state fino a oggi persone abbastanza perbene, disperate e dignitose, da raderla al suolo e cancellarne le tracce.
Vi sono molte analogie fra il mendicare un soldo dalla città e l'attendere una risposta dal silenzio dell'universo. L'avarizia governa i cuori e la materia. Mi disgusta quell'esistenza taccagna che tesaurizza i quattrini e i misteri: le borse sono altrettanto inaccessibili delle profondità dell'Ignoto. Ma, chi sa?, può darsi che un giorno questo Ignoto si palesi e apra i suoi tesori; mai, finché avrà sangue nelle vene, il Ricco dissotterrerà i suoi denari... Vi confesserà le sue vergogne, i suoi vizi, i suoi crimini, ma mentirà sulla sua fortuna; vi farà tutte le confidenze, vi metterà a disposizione la sua vita, ma non potrete condividere il suo ultimo segreto, il suo segreto pecuniario...
La miseria non è una condizione transitoria: coincide con la certezza che, qualunque cosa accada, non avrete mai niente, che siete nati al di qua del circuito dei beni, che dovete combattere per respirare, che dovete conquistare perfino l'aria, perfino la speranza, perfino il sonno, e che, quand'anche la società scomparisse, la natura non sarebbe meno inclemente né meno pervertita. Nessun principio paterno si prese cura della Creazione: ovunque tesori sepolti: ecco Arpagone demiurgo, l'Altissimo spilorcio e abbottonato. è Lui che vi ha istillato il terrore del domani: non bisogna stupirsi che la religione stessa sia una forma di questo terrore.
Per gli indigenti di sempre, la miseria è come uno stimolante che essi abbiano preso una volta per tutto, senza possibilità di annullarne l'effetto; o come una scienza infusa che, prima di ogni conoscenza della vita, ne abbia potuto descrivere l'inferno...